Il Presidente del Comitato per gli italiani nel mondo della Camera interroga il Ministro degli Esteri e il Ministro dell’Interno sulla vendita online di appuntamenti con il Consolato di Curitiba e sul riassorbimento delle giacenze delle pratiche di cittadinanza
Su un sito di vendite online in Brasile è comparsa l’offerta di un appuntamento con il consolato di Curitiba per il trattamento di pratiche di passaporto al modico prezzo di 69,99 reais. Siamo, come si vede, al risvolto speculativo di servizi amministrativi che ai cittadini dovrebbero essere erogati gratuitamente e con ragionevole celerità. Si sapeva del mercato che in alcune località era fiorito intorno alle pratiche di cittadinanza, ora stiamo evidentemente scendendo per i rami anche verso servizi minori.
Non è da escludere che la particolare capacità di alcune agenzie, dotate di strumenti elettronici sofisticati e di operatori capaci, di inserirsi nel meccanismo di prenotazione elettronico degli appuntamenti con i consolati sia una delle ragioni del grave intasamento che i cittadini lamentano. Ma al di là di questo, non si può continuare a trascurare la necessità di intervenire con risorse, sistemi e strumenti straordinari per eliminare a monte le ragioni delle disfunzioni e della insostenibile pesantezza amministrativa che si manifesta soprattutto negli uffici consolari operanti in Brasile.
Su queste cose ho presentato, insieme ai colleghi del PD eletti all’estero, un’interrogazione al Ministro degli Affari esteri e al Ministro dell’Interno prima di tutto perché intervengano sugli episodi di cui si ha notizia, in secondo luogo perché si affronti il toro per le corna e si decida di rimuovere le ragioni di fondo di tale stato di cose, rafforzando le dotazioni di personale e il livello di efficienza amministrativa dei consolati in Brasile. Le giacenze delle pratiche di cittadinanza sono ormai gravi e crescenti, sicché non si può più sfuggire alla necessità di costituire quelle task force che da tempo sto richiedendo cercando di indicare anche il modo di recuperare le somme necessarie.
Ai Ministri competenti ho ricordato, infatti, che in occasione della legge di Stabilità 2016 il Governo ha accolto un mio ordine del giorno, sottoscritto anche dagli altri colleghi del PD, nel quale ho chiesto che la parte principale dei fondi aggiuntivi assegnati ai consolati sia destinata al miglioramento dei servizi ai connazionali. Ho ricordato, ancora, che nell’ordine del giorno fatto proprio dal Governo è scritto che una quota non residuale dei 300 euro richiesti per le domande di cittadinanza sia data al Ministero degli esteri e destinata alla contrattualizzazione di personale locale da utilizzare per elevare l’efficienza e la celerità e per riassorbire gli arretrati delle pratiche di cittadinanza.