Roma, 29 marzo 2016 – Ufficio Stampa On. Fabio Porta
Secondo il Sottosegretario agli Affari Esteri Vincenzo Amendola, intervenuto a conclusione del CGIE, quanto incassato dai consolati deve rimanere “a servizio dei cittadini”.
Il Presidente del Comitato permanente per gli italiani nel mondo e la promozione del Sistema Paese, Fabio Porta, esprime la propria grande soddisfazione per l’impegno preso dal governo a conclusione della prima assemblea del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, tenutasi a Roma la scorsa settimana.
“Da alcuni anni sostengo che l’unica possibile risposta alle carenze dei nostri servizi consolari stia nella ri-destinazione agli stessi consolati delle risorse da essi ricevuti da parte dei nostri connazionali e in ragione delle nuove domande di cittadinanza ‘ius sanguinis’”, ha affermato l’On. Fabio Porta.
“L’introduzione del contributo dei 300 euro su queste domande, per le quali in paesi come il Brasile esistono tempi di attesa superiori ai dieci anni per una definizione, rispondeva proprio a questo principio”, aggiunge il deputato eletto in Sudamerica.
“Il Sottosegretario Amendola lo ha riconosciuto affermando che proprio grazie a questa misura introdotta dal Parlamento ‘un passo avanti si è fatto’, ma che adesso è necessario farne un altro ‘per fare sì – sono parole sue – che le risorse rimangano a servizio dei cittadini’”.
“Credo che siamo vicini al compimento di questo decisivo passo e in Parlamento siamo da tempo impegnati in questa direzione – continua il parlamentare del PD – Voglio ringraziare tutti coloro che, dentro e fuori il sistema di rappresentanza degli italiani all’estero, hanno creduto e stanno condividendo questa importante battaglia, da qualche mese sostenuta da una petizione popolare nata in Brasile e oggi diffusa e sostenuta in tutto il mondo; un riconoscimento anche all’assemblea del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero per l’approvazione all’unanimità di un ordine del giorno presentato da Cesare Villone a nome dei consiglieri del Brasile a sostegno di questa importante rivendicazione”.
“Il risultato è vicino ma non è ancora arrivato – conclude Fabio Porta – e per questo occorre continuare a lavorare, ciascuno nel suo ambito: ai cittadini chiedo di firmare la petizione, ai Comites e al CGIE di sostenerla in tutti i modi possibili (come avvenuto la scorsa settimana), ai colleghi parlamentari e al governo di recepire questa richiesta popolare trovando insieme una rapida e concreta risposta in termini normativi e amministrativi”.