“Perplessità e notevoli disagi sta causando il singolare, e forse illecito, comportamento del Polo territoriale Inps di Venezia – specializzato per il pagamento delle pensioni in Argentina – che da circa un anno si rifiuta di pagare le pensioni ai nostri connazionali residenti in Argentina i quali non sono o non sono ancora iscritti all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (AIRE). La scorsa settimana, quindi, ho presentato una interrogazione al Ministero del Lavoro per chiedere chiarimenti e un sollecito intervento da parte del Governo.
Il problema riguarda molti nostri connazionali residenti in Argentina i quali hanno già acquisito il diritto a pensione, sia tramite il meccanismo della totalizzazione dei contributi previsto dalla Convenzione di sicurezza sociale tra Italia e Argentina sia in regime autonomo, e hanno presentato la domanda al Polo specializzato secondo le procedure previste dalla normativa convenzionale vigente e solitamente tramite patronato (è da tempo che i patronati locali chiedono una soluzione a tutela dei diritti dei nostri pensionati); ma nonostante che essi abbiano perfezionato il diritto alla pensione Inps e abbiano adempiuto correttamente e tempestivamente alla presentazione della domanda di pensione, non possono tuttavia riscuoterla perché il Polo territoriale Inps di Venezia si rifiuta di erogare la prestazione fino a che non viene completato il lungo e farraginoso iter di iscrizione all’Aire.
Purtroppo però sappiamo che i tempi di iscrizione all’Aire spesso risultano molto lunghi – anche oltre un anno – a cause delle complesse procedure e dei tempi di esecuzione delle stesse da parte dei consolati e dei comuni interessati e perciò i nostri connazionali sono sottoposti a lunghe e spesso drammatiche attese prima di riscuotere la loro pensione.
Ho ricordato al governo che la pensione è un diritto inalienabile garantito dalla nostra Costituzione, e ho chiesto al Ministro del Lavoro di dare indicazioni al Polo territoriale Inps di Venezia che ai fini della liquidazione della pensione ai soggetti residenti in Argentina sia considerata sufficiente l’autocertificazione degli interessati (contenuta nella domanda di pensione) per dimostrare la loro residenza in quel Paese, in attesa che le procedure per l’iscrizione all’Aire – che non inficiano e non devono inficiare il diritto a pensione – facciano il loro regolare corso senza impedire tuttavia la fruizione di un sacrosanto diritto”.