«Con l’ “Arena di Pace 2024” Verona torna ad essere la capitale del pacifismo, nell’incontro di Papa Francesco con l’associazionismo italiano». Lo ha affermato Fabio Porta, parlamentare italiano eletto in America Meridionale in vista del prossimo incontro del sabato 18 maggio.
A Verona ci sarà anche João Pedro Stedile, italo-brasiliano e uno dei fondatori e un dirigente del Movimento sem terra (Mst), uno dei più grandi e attivi movimenti sociali del gigante sudamericano. Stedile è anche uno dei protagonisti degli incontri mondiali dei movimenti popolari con Papa Francesco, ben cinque dal 2014 a oggi.
«Questo processo di dibattiti e dialoghi tra Papa Francesco e i movimenti popolari nasce dalla volontà politica del pontefice di dialogare e dare protagonismo ai movimenti popolari in tutto il mondo, come stimolo all’organizzazione dei lavoratori e dei più poveri, come speranza e necessità dei cambiamenti necessari nel sistema capitalista» sottolinea Stedile, che rappresenta l’America Latina insieme a Morsolin Cristiano, esperto di diritti umani in Colombia, autore del nuovo libro “Valdagno Città del Mondo. L’impegno per la pace dell’unica company town del Triveneto con governo progressista ininterrotto da 30 anni”, prologo del vescovo Egidio Bisol (Brasile).
“Ripudiamo la guerra e chiediamo il cessate il fuoco per tutte le guerre. Pratichiamo la nonviolenza. Vogliamo la riduzione delle spese militari e la riconversione dell’industria militare, la trasparenza sul commercio delle armi, la costituzione di corpi civili di pace per una difesa civile. Sosteniamo l’obiezione alla guerra, la diplomazia anche dal basso, le pratiche di riconciliazione, il rinnovamento dell’Onu”, sostiene il documento finale frutto di 5 tavoli di lavoro dell’associazionismo italiano, con cui concordo profondamente.
Fra le tante soluzioni proposte, “creare un sistema di difesa civile non armata con apposite istituzioni come il Dipartimento per la difesa civile non armata e non violenta, e in prospettiva un ministero della Pace”.
Il deputato del Partito Democratico eletto in Sudamerica, Fabio Porta, ha aggiunto che “questo ministero delle pace può promuovere la riconciliazione in zone di conflitti armati come la Colombia, considerando l’esperienza virtuosa del Comune di Padova nella protezione dei difensori dei diritti umani (con il triste primato mondiale di lider sociali assassinati, 188 nel 2023) con l'”operazione Colomba” della Comunità Papa Giovanni XXIII APG23 e anche il nuovo “cantiere di pace” tra Monfalcone e Bogotà, con il sostegno del Centro “Antonio Papisca” dell’università di Padova”, nella lotta alle mafie globali con le associazioni – come per esempio – Libera, “Benvenuti in Italia”, Cipsi.
Dobbiamo rinnovare eticamente la politica come ci invita Papa Francesco nel messaggio “La nonviolenza, stile di una politica per la pace”, del 1° gennaio 2017. Per il Papa la “non violenza” è la sintesi di pratica «attiva e creativa», stile di vita e «programma politico» efficace per la pace.
“Serve dare valore economico e giuridico al lavoro perché le persone siano protagoniste come singoli e collettivamente e affinché vi si affermino democrazia, sicurezza, qualità, diritti e salari adeguati”: sintetizza il cammino intrapreso nel dialogo del Partito Democratico con i sindacati riuniti il primo maggio scorso a Monfalcone.
Concludendo mi unisco all’appello di Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio: “Ci siamo troppo abituati alla guerra, come fosse un game: bisogna rilanciare con forza la pace come aspirazione dei popoli”, conclude l’On. Fabio Porta, aggiungendo che “l’Arena di Pace sia uno strumento per collegare la geopolitica di Papa Francesco alla ricerca progressista di pace, di lotta contro le diseguaglianze, contro le mafie e razzismi, che sta crescendo in America Latina”.
Fonte: Ufficio Stampa On. Fabio Porta