ROMA, 15 LUGLIO 2016
La Camera ha approvato un importante provvedimento di natura sociale che delega il Governo ad emanare misure a sostegno dei redditi delle persone in condizioni di bisogno e a riordinare il sistema dei servizi sociali.
Il provvedimento rappresenta un passo qualificante nella strategia di rilancio del Paese e di riorganizzazione delle tutele sociali che questo Governo e questa maggioranza si sono dati, nella più ampia prospettiva di riformare e modernizzare il sistema istituzionale, di riconoscere i diritti civili e dare certezze lungamente attese, di assecondare la ripresa e consolidarla in direzione dello sviluppo e della crescita dell’occupazione, di affrontare con mezzi più efficaci il disagio sociale e il rischio di emarginazione.
La legge delega interviene, in particolare, in quest’ultimo campo, prevedendo misure di contrasto alla povertà, di riorganizzazione delle prestazioni assistenziali e di ridefinizione degli interventi e servizi sociali. Non si tratta di pure enunciazioni perché già nella legge di Stabilità 2016 è stato previsto un primo stanziamento di 600 milioni, destinato a raggiungere negli anni successivi i 1000 milioni.
Il nostro intervento in commissione, concretizzatosi in un emendamento a prima firma Garavini, ha consentito di stralciare dall’ipotesi di riorganizzazione l’eventuale eliminazione delle maggiorazioni sociali erogate ai pensionati italiani residenti all’estero, che in questo modo possono conservare le loro tutele. Chi conosce la condizione degli anziani nelle diverse situazioni esistenti nel mondo, in particolare in quelle dell’America latina, sa quanto queste prestazioni siano necessarie per garantire i livelli di sopravvivenza e di dignità personale e sociale.
Prendiamo atto ancora una volta dell’attenzione che il Governo dimostra con i fatti per gli italiani all’estero. Esprimiamo l’auspicio che nel percorso di riorganizzazione delle prestazioni e dei servizi sociali le esigenze degli anziani all’estero continuino ad essere adeguatamente riconosciute e tutelate e sollecitiamo lo stesso Governo a proseguire sulla strada degli accordi bilaterali con i paesi con i quali gli scambi migratori sono più consistenti in modo che si possa avere, anche su questo importante versante, uno sviluppo adeguato del sistema di riconoscimento dei diritti dei lavoratori e dei pensionati.
Deputati PD Estero: Farina, Fedi, Garavini, La Marca, Porta, Tacconi