Roma, 8 marzo 2017 – Ufficio Stampa On. Fabio Porta
La decisione a pochi giorni dalla decisione di riaprire l’Ambasciata a Santo Domingo, dalle nuove iniziative in materia di sburocratizzazione e potenziamento dei consolati onorari e alla vigilia dell’implementazione delle ‘task force’ sulla cittadinanza previste dalla legge di bilancio 2017
“Nonostante qualcuno (come quei soldati giapponesi che alla fine della seconda guerra mondiale continuavano a combattere nella foresta contro un nemico che non c’era più) continui a ripetere che questo governo non ascolta le istanze delle collettività italiane all’estero, si moltiplicano invece i segnali in senso contrario.
Dopo l’approvazione in legge di bilancio di maggiori risorse per i consolati, la lingua italiana all’estero, l’informazione, le camere di commercio, i pensionati e l’Istituto Italo-latinoamericano, è di pochi giorni la notizia che – dopo aver risolto il dramma dei pensionati italiani in Venezuela – il governo, su richiesta del Parlamento, ha provveduto a potenziare la rete diplomatico-consolare italiana in quel Paese.
“Non siamo più soli” ha intitolato “La Voce d’Italia”, il più antico e autorevole organo di informazione della collettività italiana in Venezuela; e ancora: “I riflessi sulla nostra comunità si sono fatti sentire immediatamente (…) finalmente il lavoro dei nostri eletti in Parlamento comincia a dare i suoi frutti”.
E’ sempre di questi giorni l’altra decisione del governo che conferma, andando incontro ad un’altra richiesta delle nostre collettività, la semplificazione delle procedure per il rilascio dei passaporti elettronici, la moltiplicazione dei ‘consolati itineranti’ e il rafforzamento dei poteri dei consolati onorari.
Se nei prossimi mesi, utilizzando le risorse già stanziate in legge di bilancio, si istituiranno presso i consolati dove maggiori sono le giacenze originate dalle domande di cittadinanza le cosiddette “Task force” per l’eliminazione di tale arretrato, potremmo davvero dire di essere di fronte ad una importante e definitiva inversione di tendenza dopo anni di disattenzioni e promesse disattese rispetto alla comunità degli italiani nel mondo.
Non si tratta ovviamente di esercitare un inopportuno esercizio di trionfalismo; semmai di ristabilire verità ed equilibrio nelle dichiarazioni dei rappresentanti ai vari livelli del sistema di rappresentanza degli italiani all’estero.
I “dischi rotti” che continuano a dire che i governi tagliano indiscriminatamente i fondi destinati a consolati e italiani nel mondo hanno le gambe corte e i giorni contati; anche la recente riapertura dell’Ambasciata italiana a Santo Domingo conferma con i fatti e non a parole l’impegno del Sottosegretario per gli italiani all’estero Vincenzo Amendola e di tutto il governo in questa direzione.