San Paolo, 24 giugno 2020 – Ufficio Stampa On. Fabio Porta
L’emergenza ormai cronica che vive il Venezuela esige misure altrettanto speciali, con particolare riferimento alla difficile situazione in cui versa una delle più grandi collettività italiane al mondo.
In più occasioni ho proposto l’istituzione in Italia di una apposita “unità di crisi”, una task force interministeriale in grado di fornire risposte rapide e circoscritte ai diversi problemi sorti a causa del deteriorarsi del quadro socio-sanitario e politico-istituzionale, che ha costretto nel corso degli ultimi anni milioni di venezuelani a lasciare il Paese.
La proposta di introdurre una deroga alla norma che prevede la presentazione presso i comuni italiani delle domande di riacquisto di cittadinanza per coloro che negli anni ‘50 e ’60 furono costretti a naturalizzarsi venezuelani, sostenuta dalla collettività italiana in Venezuela e fatta propria dal Console Generale Nicola Occhipinti con una propria lettera al Direttore Generale Luigi Vignali, si muove in questa direzione e deve essere sostenuta con convinzione.
In attesa che una legge del Parlamento intervenga su questa materia, come già richiesto da diverse proposte di legge presentate anche in questa legislatura, i nostri connazionali in Venezuela meritano una risposta urgente e adeguata alla drammaticità della loro vicenda; dobbiamo intervenire con lo stesso spirito di ascolto e concretezza con il quale qualche anno fa ci siamo adoperati per risolvere il complesso tema del pagamento delle pensioni italiane in Venezuela.
E’ questo il modo migliore di dimostrare la vicinanza dell’Italia ad una delle sue più significative comunità nel mondo.