“Elevare dagli attuali 300 a 600 euro il contributo sulle domande di cittadinanza presentate presso i consolati sarebbe un atto stupido, miope e vessatorio. Stupido, perché otterrebbe l’effetto contrario a quello di incrementare le entrate; miope perché ancora una volta dimostrerebbe la poca lungimiranza con la quale l’Italia vede le proprie collettivitá all’estero; vessatorio perché mortificherebbe il diritto legittimo di chi chiede il riconoscimento della propria cittadinanza.
Questa misura, nata per migliorare i servizi consolari e – soprattutto – eliminare le lunghe attese presso i consolati, è stata solo in mínima parte applicata e utilizzata in tal senso. I 100 euro della proposta iniziale sono divenuti 300 e solo un terzo di essi (grazie ad un mio emendamento approvato nella finanziaria del 2016) vengono restituiti ai consolati. Il buon senso dovrebbe portarci ad elevare la quota del 30% destinata ai consolati e a vincolare sempre piú tale fondo alla sua vocazione originaria. Raddoppiare il valore attuale va esattamente nella direzione opposta. Se qualcuno pensa di intervenire sull’attuale legge della cittadinanza in questo modo si sbaglia e percorre la strada sbagliata. Chiedo al Ministro degli Esteri Di Maio un maggior rispetto nei confronti della straordinaria comunitá degli italiani nel mondo, al Sottosegretario Merlo un impegno coerente e determinato per impedire questo aumento ed eliminare le giacenze consolari e a tutto il Partito Democratico di contrastare l’approvazione di questo tipo di misure, contrarie allo spirito e alla lettera del nostro impegno di valorizzazione delle collettivitá italiane all’estero e di rafforzamento intelligente della rete diplomatico-consolare”.
Fabio Porta
Ex parlamentare PD eletto all’estero, giá Presidente del Comitato italiani nel mondo; Coordinatore PD Sudamerica