Firmato un accordo con il Comune per l’insegnamento dell’italiano nelle scuole; presso la “Libreria Cultura” la “Seconda settimana giovane d’arte e cultura” organizzata dai giovani del Comites.
Roma, 25 ottobre 2010
L’On. Fabio Porta, parlamentare del Partito Democratico eletto in America Meridionale e residente a San Paolo (Brasile), ha voluto essere presente ad alcuni eventi conclusivi dell’intensa settimana della cultura italiana organizzata nella “capitale italiana” del Brasile.
La prima visita del deputato è stata alla “Libreria Cultura”, dove i giovani del Comites hanno organizzato per il secondo anno consecutivo la “Settimana Giovane d’Arte e Cultura italiana a San Paolo”; nel corso di una settimana si sono susseguiti diversi eventi: film, mostre fotografiche, opere teatrali e recitazione di poesie, e anche una interessantissima Conferenza sui rapporti universitari tra Italia e Brasile a cura della Fondazione Getulio Vargas e l’Università Bocconi.
“La ‘settimana giovane’ è già divenuta un appuntamento tradizionale nella programmazione culturale della città brasiliana – ha dichiarato l’On. Porta – e questo grazie ad un gruppo di giovani italo-brasiliani competenti ed entusiasti che, con poche risorse e molte idee, hanno realizzato anche quest’anno un ciclo di incontri culturali di alto livello ai quali ha preso parte un pubblico attento e partecipativo”.
Particolarmente significativa la cerimonia solenne organizzata presso la Camera Municipale di San Paolo dal Consigliere comunale Antonio Donato in collaborazione con il Consolato e la FECIBESP (la Federazione delle entità italo-brasiliane dello Stato di San Paolo), nel corso della quale sono state presentate le esperienze educative dell’insegnamento dell’italiano nelle scuole primarie ed è stato firmato un nuovo accordo tra l’Italia e il locale assessorato all’educazione.
“Un accordo importante e strategico – secondo il parlamentare – che dimostra come sia possibile collaborare tra istituzioni di diversi Paesi e che nonostante il governo italiano continui a ridurre pesantemente le risorse destinate a questo settore continua ad essere alta la domanda di lingua e cultura italiana nei Paesi stranieri, a partire da quelli nei quali sono presenti grandi collettività di origine italiana”.