Dichiarazione dell’On. Fabio Porta (PD), Deputato eletto nella Ripartizione America Meridionale, Presidente dell’Associazione Italia-Brasile
La decisione presa ieri sera dal Supremo Tribunale Federale (STF) delude le aspettative di quanti, pur rispettando l’autonomia della giustizia e dello Stato del Brasile, confidavano in una decisione coerente con quanto previsto dall’accordo bilaterale in materia di estradizione stipulato tra i due Paesi.
Due anni fa, a seguito dell’infausta decisione dell’allora Ministro della Giustizia Tarso Genro, mi recai in missione in Brasile insieme al Vice Presidente della Camera Maurizio Lupi rappresentando ai nostri colleghi parlamentari l’unanime disapprovazione del Parlamento italiano.
La speranza era che, a seguito della decisione del Presidente Lula del 31 dicembre scorso di revocare a Battisti lo status di rifugiato, pur negando la richiesta di estradizione, il STF concedesse quest’ultima in forza del trattato e degli storici rapporti di amicizia con il popolo italiano.
Purtroppo così non e’ stato e giudico grave e deplorevole tale decisione; probabilmente una maggiore autorevolezza e coerenza da parte del nostro governo avrebbe favorito una decisione diversa.
E’ diritto dell’Italia adesso ricorrere alle istanze internazionali superiori, a partire dalla Corte de L’Aja, per ricorrere contro questa sentenza; ciò anche in segno di rispetto dell’immensa sofferenza di tutte le vittime del terrorismo.
Al tempo stesso, ritengo necessario e opportuno ribadire come questa vicenda specifica non possa e non debba in alcun modo riflettersi negativamente sugli ottimi, antichi e consolidati rapporti di amicizia e collaborazione tra i due Paesi, come e’ stato più volte ribadito nel corso di questi mesi dai rispettivi governi e da tutti coloro che – come il sottoscritto – sono impegnati a rafforzare le relazioni tra Italia e Brasile.