Oltre trenta deputati di tutti i partiti avevano sottoscritto il testo, con il quale si chiedono spiegazioni e risposte sulle cittadinanze ‘ius sanguinis’ e su quelle dei ‘trentini’
Per la prima volta sarà discussa nell’aula del Parlamento italiano l’annoso problema dei lunghissimi tempi per il riconoscimento delle cittadinanze ‘ius sanguinis’ in Brasile e per l’espletamento a Roma delle pratiche relative ai processi di cittadinanza dei discendenti dell’ex impero austro-ungarico.
L’articolata e dettagliatissima interpellanza era stata presentata la settimana scorsa dall’On. Fabio Porta, deputato del Partito Democratico eletto in America Meridionale, che dall’inizio del suo mandato parlamentare non ha mai smesso di denunciare il grave problema, presentando numerose interrogazioni e assumendo diverse iniziative parlamentari in questo senso.
Questa volta l’interpellanza ha il carattere dell’urgenza, essendo stata sottoscritta da oltre trenta deputati, tra i quali il Presidente del Comitato per gli italiani all’estero On. Marco Zacchera, l’ex Primo Ministro On. Massimo D’Alema e tutti i deputati eletti all’estero (di maggioranza e opposizione).
L’interpellanza verrà illustrata in aula dal parlamentare; seguirà la risposta del rappresentante del governo e quindi la replica dell’interrogante.