Sull’IMU si pronuncia ufficialmente l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), tramite la sua Fondazione IFEL che con una nota di commento in materia di agevolazioni sui tributi locali per gli immobili posseduti dai nostri connazionali residenti all’estero (ed in seguito alla Risoluzione n. 6 del MEF del 26 giugno 2015), ha stabilito nei giorni scorsi che i comuni italiani – e gli uffici comunali competenti – devono consentire ai nostri pensionati emigrati la possibilità di attestare lo stato di pensionamento avvalendosi di una dichiarazione sostitutiva di certificazione, ai sensi del DPR n.445 del 2000. Lo comunicano i deputati del PD eletti all’estero, Fabio Porta, Marco Fedi, Laura Garavini, Gianni Farina, Alessio Tacconi e Francesca La Marca. Si tratta di una disposizione molto importante che attiene alle modalità di attestazione del requisito del pensionamento, informazione certamente non facilmente conoscibile dai Comuni italiani, ma la cui documentabilità – si legge nella nota – incontra talune difficoltà anche per i cittadini italiani residenti all’estero. In particolare, da numerose segnalazioni pervenute all’ANCI emergerebbe come tali difficoltà siano da imputare all’impossibilità, per i contribuenti interessati, di vedersi rilasciare dalle competenti amministrazioni estere la documentazione richiesta dagli uffici comunali italiani ai fini dell’accesso al beneficio in questione. In particolare, in alcuni Stati esteri non esisterebbe alcuna documentazione attestante lo stato di pensionamento, se non il cedolino di riscossione e pagamento della pensione.
Sulla base di queste considerazioni quindi l’ANCI introduce la possibilità di utilizzare la dichiarazione sostituiva di certificazione per i nostri pensionati cittadini italiani residenti all’estero destinatari della norma che equipara ad abitazione principale l’immobile da loro posseduto in Italia, evitando loro così di doversi procurare, a volte con tante difficoltà, la documentazione fornita dall’ente previdenziale estero relativa al loro stato di titolari di pensione. Si ricorda che l’art. 9/bis del Dl n. 47 del 2014 prevede agevolazioni in materia di IMU, Tasi e Tari per gli immobili posseduti da cittadini italiani residenti all’estero “già pensionati nei rispettivi Paese di residenza”. Le agevolazioni sono applicabili solamente nel caso in cui i cittadini italiani residenti all’estero siano percettori di: a) pensioni in convenzione internazionale, nelle quali la contribuzione versata in Italia si totalizza con quella versata in un Paese estero; b) pensioni autonome italiane e pensioni estere.
Non è ammesso, invece, a beneficiare delle agevolazioni, il cittadino italiano residente all’estero che percepisca unicamente una pensione italiana. Per questi ultimi soggetti ora esclusi, noi parlamentari del PD eletti all’estero ci siamo impegnati ad intervenire nel prosieguo della legislatura per fare includere anche loro tra i beneficiari dell’esenzione dall’IMU.
Comunicato dei deputati del PD eletti all’estero: Farina, Fedi, Garavini, La Marca, Porta e Tacconi
Fonte: Ufficio Stampa On. Fabio Porta |