Il Parlamento italiano ha ritenuto fondata la nostra richiesta di estendere anche ai lavoratori residenti in Paesi extra-Ue il medesimo regime di determinazione dell’imposta dovuta dai soggetti residenti in Italia o in uno Stato dell’Unione Europea (o SEE). La Commissione Bilancio della Camera dei deputati infatti ha ieri approvato l’emendamento presentato dai deputati del PD eletti all’estero che introduce così, in ordine all’applicazione delle norme fiscali stabilite dagli articoli da 1 a 23 del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi), la parità di trattamento tra residenti in Italia e residenti all’estero a condizione che il reddito prodotto dal soggetto interessato nel territorio italiano sia pari ad almeno il 75 per cento del reddito complessivamente prodotto (in Italia e all’estero) e che lo stesso non goda di analoghe agevolazioni fiscali nello Stato di residenza e che tale Stato assicuri un adeguato scambio di informazioni in materia fiscale. I soggetti beneficiari del provvedimento potranno così beneficiare delle agevolazioni fiscali previste dal TUIR e in particolare delle detrazioni per carichi di famiglia, ancorché in maniera non permanente ma solo per i prossimi tre anni (2016, 2017 e 2018).
Il nostro impegno quindi, sebbene questo risultato sia una tappa importante e foriero di significati dal punto di vista del diritto e della parità di trattamento, non si esaurisce qui e dovrà essere ripreso alla scadenza dell’estensione (e cioè nel 2018). Si tratta comunque di un importante risultato per il quale ci stiamo battendo da anni, di proroga in proroga, che sancisce, anche se per un periodo non breve ma transitorio, il riconoscimento di quello che noi riteniamo un ovvio, logico e sacrosanto diritto.
Ricordiamo che i soggetti interessati devono dimostrare, con idonea documentazione, individuata con apposito decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, che i familiari cui si riferiscono le detrazioni non siano titolari di un reddito complessivo superiore, al lordo degli oneri deducibili, al previsto limite di euro 2.840,51, compresi i redditi prodotti fuori dal territorio dello Stato, e di non godere, nel paese di residenza, di alcun beneficio fiscale connesso ai carichi familiari.
Farina, Fedi, Garavini, La Marca, Porta, Tacconi