La sintesi della prima riunione dopo il reinsediamento del Comitato:
“Ci proponiamo di lavorare con grande attenzione sulle nuove mobilità …E’ giunto il momento di cominciare a rivedere e a definire meglio la prospettiva e il ruolo dei Comites e del Cgie all’indomani della loro elezione”
Gli interventi dei deputati Alessio Tacconi (Pd), Marco Fedi (Pd) e Edmondo Cirielli (FdI-AN)
ROMA – Si è svolta alla Camera dei Deputati la riunione del Comitato permanente sugli italiani all’estero e la promozione del sistema Paese. La seduta è stata caratterizzata dall’intervento del presidente del Comitato Fabio Porta che ha illustrato il programma e gli obiettivi del Comitato. Per avere un quadro d’insieme della seduta , che ha visto anche gli interventi dei deputati Alessio Tacconi (Pd), Marco Fedi (Pd), Edmondo Cirielli (FdI – AN), abbiamo raccolto il commento dello stesso presidente Porta.
“E’ stata la prima riunione del Comitato – ha esordito Porta – dopo il reinsediamento di questo organo collegiale avvenuto pochi giorni fa, perché come sapete a metà legislatura tutte le Commissioni e i Comitati vengono azzerati e quindi rinominati con l’eventuale conferma dei vari componenti. Nel caso del Comitato per gli italiani all’estero ho avuto l’onore di essere riconfermato alla presidenza, alla vice presidenza rimane Edmondo Cirielli e come segretario arriva la deputata Fucsia Fitzgerald Nissoli in sostituzione della deputata Renata Bueno. Gli ulteriori componenti del Comitato sono: per il Partito Democratico, i colleghi Amendola, Gianni Farina, Fedi, Garavini, La Marca, Raciti, Sereni, Speranza, Tacconi; per il Movimento Cinque Stelle, i deputati Del Grosso, Di Battista, Sibilia; per il gruppo di Forza Italia i colleghi Archi e Picchi; l’onorevole Palazzotto per il nuovo gruppo SI-SEL; per il gruppo Misto, la collega Bueno; il collega Quintarelli per Scelta Civica; l’onorevole Gianluca Pini per la Lega Nord e l’onorevole Paolo Alli per il Nuovo Centro Destra. Voglio inoltre ricordare che è stato costituito anche un nuovo Comitato che riguarda la riforma delle strutture del Maeci e che quindi avrà incidenza sulle questioni legate alla vita dei nostri connazionali all’estero. Dal canto nostro collaboreremo con tutti i comitati che sono parte integrante della Commissione Esteri”.
“Abbiamo voluto reimpostare il lavoro che si era fermato nelle ultime settimane, – ha continuato Porta entrando nel merito delle questioni affrontate – individuando alcune aree su cui lavorare, con audizioni, indagini conoscitive e specifiche riunioni di lavoro, come ad esempio il tema della nuova emigrazione che abbiamo voluto focalizzare con un omaggio alla memoria di Valeria Solesin, la ricercatrice italiana all’estero assassinata in Francia da mano terrorista nel rigoglio della sua giovane età e della sua forza progettuale. Come Comitato ci siamo quindi preposti di lavorare con grande attenzione su questa nuova mobilità migratoria nel mondo, che presenta allo stesso tempo connotazioni vecchie e nuove, e che è composta soprattutto da giovani talenti italiani che, come Valeria Solesin, si distinguono nel mondo delle professioni, della cultura, della scienza e del volontariato. Dobbiamo quindi capire come attrezzarci in termini di informazione, di censimento di statistiche e di politiche anche per favorire la valorizzazione o l’eventuale rientro di queste persone”.
“Le altre aree su cui abbiamo deciso di lavorare insieme – ha proseguito Porta – sono in primo luogo la questione della promozione della lingua e cultura italiana all’estero, su cui dobbiamo definire dei percorsi di lavoro ovviamente tenendo conto delle diverse proposte di legge , ma anche dell’approvazione della ‘buona scuola’ e dei relativi decreti attuati che devono essere varati. Vi è poi il tema della rappresentanza e quindi della riforma dei Comites e del Cgie all’indomani della loro elezione. E’ giunto il momento di cominciare a rivedere e a definire meglio la prospettiva e il ruolo di questi organismi di rappresentanza. C’è anche la questione dei servizi consolari e dell’assistenza ai connazionali all’estero. Questioni su cui il Comitato sta organizzando uno specifico convegno, che si terrà fra pochi giorni a Montecitorio, con particolare riferimento al ruolo dei patronati ed a una possibile convenzione fra questi istituti e il ministero degli Esteri. Fra gli argomenti da approfondire ricordo anche le politiche informative, come la nuova legge sull’editoria e la questione della Rai per gli italiani all’estero Vi è inoltre il discorso dell’internazionalizzazione, che costituisce materia di lavoro quotidiano per il complesso della rete diplomatico-consolare e per le strutture che all’estero fanno capo anche al MISE o al MIUR, su cui il Comitato intende entrare nel merito per quanto riguarda gli italiani all’estero. Tra i temi che abbiamo trattato con i colleghi che sono intervenuti – ha aggiunto Porta – c’è anche quello del trasferimento delle risorse che sono originate dalle percezioni consolari, dai 300 euro per la cittadinanza, dalla dismissione di immobili e da tutta una serie di voci che potrebbero essere destinate in maniera più diretta al miglioramento dei servizi per gli italiani all’estero. Ovviamente – ha concluso Porta – abbiamo fatto anche qualche riflessione sulla legge di stabilità per il 2016, esprimendo apprezzando il lavoro fatto al Senato , ma precisando che alla Camera proveremo ad intervenire soprattutto sulle questioni su cui al Senato non è stato possibile portare a casa dei risultati concreti. Mi pare che tutti abbiano convenuto sull’urgenza di questi temi e sul fatto che bisognerà affrontarli lavorando possibilmente anche in maniera unitaria e trasversale visto che sono tematiche di interesse comuni”.
Sempre per quanto riguarda il dibattito nell’ambito del Comitato segnaliamo le riflessioni del deputato del Pd Alessio Tacconi , eletto nella ripartizione Europa, che ha espresso soddisfazione per le proposte rappresentate dal presidente Porta e per le parole usate nei confronti di Valeria Solesin. Tacconi ha inoltre rilevato la necessità che il Comitato si soffermi sulle problematiche connesse al sistema di iscrizione degli italiani all’estero all’AIRE, con riferimento ai rilevanti scarti numerici registrati nel raffronto con le anagrafi consolari e sulle cause che inducono molti connazionali a non provvedere a questa registrazione. Da Tacconi è stata inoltre preannunciata la presentazione di emendamenti volti a destinare una parte delle percezioni consolari al bilancio della Farnesina per consentire di affrontare in modo definitivo le carenze strutturali che si registrano in importanti sedi consolari all’estero. Dal canto suo il deputato Marco Fedi (Pd), eletto nella ripartizione Africa, Asia, Oceania e Antartide , ha auspicato un maggior raccordo con l’omologo Comitato costituito al Senato alla luce del positivo lavoro da esso svolto sulla legge di stabilità e sul tema di riforma della rappresentanza, su cui da parte dell’Esecutivo si è registrata una riluttanza ad operare di propria iniziativa. Per il deputato Edmondo Cirielli (FdI-AN) è invece necessario porre l’accento sulle questioni finanziarie alla luce della posizione di arretramento che il Governo mantiene rispetto agli italiani all’estero di seconda o terza generazione, per i quali l’Italia resta una Patria percepita sempre più lontana. A tal proposito Cirielli ricorda come i servizi a sostegno delle nostre comunità all’estero soffrano persistenti carenze per coloro che intendono riacquistare la cittadinanza ma anche per i connazionali che vogliono fare impresa o trovare lavoro.
In sede di replica il presidente Porta, per quanto riguarda l’intervento del deputato Fedi sull’attività svolta al Senato, ha ricordato come , anche in previsione del superamento del bicameralismo perfetto e dell’elezione dei senatori eletti all’estero, il Comitato sia destinato ad acquisire sempre maggiore rilievo e centralità. Rilevata inoltre da Porta la necessità di migliorare sensibilmente l’attività informativa istituzionale, anche come correttivo ai blog e alle fonti informative private che troppo spesso si rivelano fuorvianti per i nostri connazionali. A tal proposito ritiene che il sito internet della Camera dei deputati dovrebbe comunque rendere più evidente il lavoro svolto dal Comitato quale sportello disponibile per gli eletti all’estero.
(Goffredo Morgia /Inform)