Porta (Presidente Comitato Italiani nel Mondo della Camera): cogliere l’occasione dell’incontro con il CGIE per rilanciare le politiche degli italiani all’estero

Convocato lunedì il Comitato per gli italiani nel mondo della Camera in coincidenza con il confronto con il CGIE

La richiesta del Consiglio generale degli italiani all’estero di incontrare i rappresentanti istituzionali della Camera e del Senato è certamente un’iniziativa fuori dall’ordinario. Essa dà il senso della particolare situazione in cui le politiche rivolte agli italiani nel mondo sono arrivate e della necessità di rispondere alle numerose questioni che si sono aggrovigliate con responsabilità e impegno altrettanto straordinari. Hanno fatto bene i Presidenti Boldrini e Grasso ad accogliere questa richiesta e a favorire, con l’attivo contributo dei Comitati per gli italiani nel mondo dei due rami del Parlamento, un confronto aperto e chiaro, senza infingimenti e senza inutili ritualità.

I problemi dei quali discutere in modo chiaro sono sostanziali: il pieno esercizio dei diritti di cittadinanza, la rappresentanza e il destino della circoscrizione Estero che la garantisce, le condizioni reali della partecipazione democratica dei cittadini all’estero alla vita politica e civile del Paese, il coinvolgimento delle comunità nelle politiche di internazionalizzazione, la promozione della lingua e cultura italiane come vera leva strategica della proiezione dell’Italia in ambito globale, l’idoneità della rete consolare a erogare servizi alle comunità e a sviluppare rapporti con le autorità locali.

Il CGIE ha colto il rischio di una seria rottura di un equilibrio che si era creato nel tempo e gli va dato atto di aver saputo cercare un’occasione di approfondimento e di confronto con il Governo e con il Parlamento. Credo di poter dire, anche a nome degli altri parlamentari eletti nella circoscrizione Estero, che si tratta di un’occasione da non sprecare. Le difficoltà finanziarie sono serie e ben note, ma credo che esse non possano impedire di mettere a fuoco tutto quello che di positivo si può fare nelle condizioni date e di cercare strade innovative per consolidare i rapporti con le comunità e per fare in modo che l’Italia trovi in esse un sostegno forte per la sua ripresa.

Proprio per favorire il dialogo serrato e diretto tra CGIE e parlamentari che ci è stato richiesto, ho convocato il Comitato per gli italiani nel mondo e per la promozione del Sistema Paese, che ho l’onore di presiedere, in coincidenza con l’incontro con il CGIE. Lo stesso Comitato, inoltre, non mancherà di valutarne l’andamento e le conclusioni, pronto ad approfondire le questioni che saranno poste e a perseguire gli obbiettivi che saranno indicati in modo condiviso.

Piacere e condividere!