L’On. Fabio Porta (PD) inaugura a Jaragua’ do Sul (Santa Catarina) la “Chiesetta Alpina” dedicata a tutti i migranti

Alla cerimonia presenti il Console Generale d’Italia, Salvatore Di Venezia, una delegazione italiana della provincia di Belluno e il Vescovo di Blumenau, Giuseppe Negri.

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A pochi mesi dalla sua visita a Jaraguà do Sul, dove aveva voluto visitare il cantiere dei lavori della “chiesetta degli emigranti”, l’On. Fabio Porta ha mantenuto l’impegno preso con le autorità e la collettività italiana di Jaraguà do Sul e dello Stato di Santa Catarina ed ha partecipato all’inaugurazione del monumento.

Nel corso di una solenne cerimonia, iniziata con la Santa Messa celebrata dal vescovo di Blumenau, Giuseppe Negri, alcune centinaia di persone hanno reso omaggio alle tante generazioni di migranti che da ogni parte del mondo sono giunte in Brasile e nel resto del mondo affrontando spesso difficoltà e sacrifici immensi.

Presenti il Sindaco della città, rappresentanti del Comites e del Cgie e numerose autorità locali.

La “chiesetta alpina” nasce a seguito di una idea di un gruppo di italiani residenti in Brasile, e in particolare del veronese Franco Gentili, oggi Presidente del Centro Italiano di Florianopolis.

Il sogno di Gentili si è realizzato grazie alla partecipazione e all’attiva condivisione di tanti soggetti: in primo luogo della famiglia Spezia, che ha donato il terreno dove oggi è stata costruita la chiesa, e di tanti benefattori, coordinati dall’imprenditore catarinense Vicente Donini.

“Si tratta di un monumento a tutti i migranti del mondo – ha detto l’On. Porta – che dovrebbe essere presente in ogni città italiana, a perenne ricordo di quei 28 milioni di nostri connazionali che nel corso di oltre un secolo hanno lasciato la loro terra natale”.

“Sono emozionato e grato alla determinazione degli ideatori di questo progetto – ha aggiunto il deputato eletto in Sudamerica – che anche questa volta hanno confermato che nulla è impossibile per questa grande collettività italo-brasiliana, quando si hanno obiettivi chiari e mete condivise”.

“E’ anche un insegnamento ed insieme un messaggio alle istituzione italiane – ha concluso il parlamentare – che dovrebbero valorizzare e rispettare di più questa coraggiosa e straordinaria comunità, in grado di unirsi anche a proprie spese per mantenere viva la memoria della grande epopea migratoria e forte il legame con la madrepatria”.

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