L’on. Fabio Porta (PD) e la presidente delle “Nonne di Plaza de Mayo” Estela Carlotto alla presentazione del libro “Vite Senza Corpi”

Il dramma dei ‘desaparecidos’ argentini al centro del dibattito organizzato alla Festa della CGIL alle Terme di Caracalla a Roma

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Appena rientrato da una lunga missione politica in Argentina – che lo ha portato nelle città di Buenos Aires, Mendoza e Cordoba – il Vice Presidente del Comitato Permanente per gli italiani all’estero Fabio Porta non ha voluto mancare al dibattito organizzato a Roma, nell’ambito della Festa della CGIL,  per presentare il volume “Vite senza corpi”, di Jorge Ithurburu e Cristiano Colombi, sul tema della memoria e della giustizia per i desaparecidos italiani dell’ESMA (la scuola militare di Buenos Aires dove durante la dittatura argentina il comandante Massera e i suoi uomini hanno inflitto indicibili torture a tantissime vittime innocenti, molte delle quali di origine italiana).

Il parlamentare eletto in America Meridionale ha innanzitutto parlato del suo recente viaggio, nel corso della quale ha inaugurato a Mendoza una mostra in omaggio al noto fumettista Oesterheld, sequestrato anch’egli insieme alle sue tre figlie durante la dittatura; dopo Mendoza il deputato del Partito Democratico si è recato a Cordoba e qui ha voluto visitare – nel corso di due intense giornate di attività – il “Museo della Memoria”, che oggi occupa i locali di uno dei più violenti centri di detenzione e tortura.

L’On. Porta ha voluto quindi ricordare l’impegno suo personale e del gruppo del Partito Democratico nel chiedere al Governo italiano di rendere disponibili alle autorità politiche e giudiziarie argentine gli archivi dei Consolati italiani in Argentina di quell’epoca; anche grazie ad una specifica interrogazione – della quale il deputato democratico è stato primo firmatario – il Ministro degli Esteri Frattini ha autorizzato tale importate iniziativa, suggellata dalla visita a Roma della Presidente Cristina Kirchner in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell’unità d’Italia.

“La memoria – ha concluso il parlamentare – è fondamentale per il consolidamento della democrazia e la costruzione di una nuova classe dirigente; per questo ho presentato una legge che introduce nelle scuole lo studio multidisciplinare delle migrazioni e della storia della presenza italiana nel mondo, storia della quale fanno parte a pieno titolo le pagine tragiche dei ‘desaparecidos’ italo-argentini, testimoni di una violenza cieca e dell’aberrazione del potere”.

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