L’Itamaraty motiva la mancata adesione del Brasile alla Convenzione dell’Aja sugli atti pubblici esteri, rivendicazione della comunità italo-brasiliana.

L’adesione del Brasile alla Convenzione dell’Aja di Diritto Internazionale Privato che sopprime la legalizzazione diplomatica o consolare degli atti pubblici esteri – rivendicazione della comunità italo-brasiliana, dal momento che ridurrebbe la burocrazia dei processi di riconoscimento della cittadinanza italiana – ha fatto progressi nei dibattiti all’interno del Parlamento brasiliano.

In una riunione con i deputati del Gruppo Brasil-Italia e Brasil-Unione Europea promossa dall’Onorevole italiano Fabio Porta (PD) e tenutasi a giugno di quest’anno nella Camera dei Deputati, è stato deciso di chiedere al Ministero degli Affari Esteri spiegazioni ufficiali sulle ragioni della mancata firma del Brasile alla Convenzione (Apostille) in vigore dal 1961. La risposta è arrivata la scorsa settimana e, sebbene confermi la non adesione del Brasile all’accordo, avvalora la possibilità di realizzare sul tema un accordo bilaterale con l’Italia.

Secondo il Segretario Generale delle Relazioni Estere, l’Ambasciatore Samuel Pinheiro Guimarães, in una lettera inviata al deputato Carlos Zarattini (PT/SP), l’Itamaraty ha esaminato periodicamente la possibilità di sottoscrivere la suddetta Convenzione ma tutte le valutazioni eseguite hanno confermato la posizione iniziale, ossia che il Brasile non ha interesse ad aderire in ragione dei costi che ne deriverebbero – quali l’individuazione di un’autorità centrale e l’adattamento dei procedimenti di legalizzazione alle nuove norme. Ciò nonostante, l’Itamaraty avrebbe già preso in considerazione l’ipotesi di un accordo bilaterale con l’Italia.

L’On. Fabio Porta (PD), che rappresenta gli italiani residenti in America del Sud nella Camera dei Deputati italiana, si rammarica per le motivazioni dell’Itamarary sulla mancata partecipazione del Brasile e enfatizza la possibilità, confermata dalla diplomazia brasiliana, di un accordo bilaterale con l’Italia.

– Nonostante la risposta dell’Itamaraty non sia quella che si sperava, si tratta della prima azione concreta, intrapresa insieme ai parlamentari brasiliani, diretta all’adesione del Brasile al trattato, che è importante sia dal punto di vista degli interessi degli italo-brasiliani, sia per le relazioni internazionali con l’Italia –, commenta Fabio Porta. Proseguiremo lavorando in questa direzione, e l’adozione di un accordo specifico tra i due paesi dovrà essere analizzata – rassicura.

L’On. ricorda che lo scorso anno il Governo italiano aveva organizzato una missione speciale a Brasilia per discutere di questo tema con i rappresentanti del Governo brasiliano ma, per problemi tecnici, la missione non si concretizzò. Una nuova riunione sul tema dovrà essere realizzata entro questo anno.

Piacere e condividere!