Argentina: l’On. Porta (PD) interviene nell’aula di Montecitorio per esprimere la preoccupazione del Partito Democratico in merito al ‘default tecnico’

Il deputato ha chiesto nuove regole per il mercato finanziario internazionale ed ha espresso solidarietà al popolo argentino, riferendosi all’appello sottoscritto da oltre centro parlamentari e alla prossima visita a Buenos Aires del Ministro degli Esteri Mogherini.

L’On. Fabio Porta, Presidente del Comitato per gli italiani nel mondo e la Promozione del Sistema Paese della Camera dei Deputati, è intervenuto oggi nell’aula di Montecitorio in merito al ‘default tecnico’ argentino; ecco di seguito il testo del suo intervento:

“Onorevole Presidente, Onorevoli colleghi, intervengo per richiamare l’attenzione della presidenza e della nostra assemblea su quanto è accaduto (o meglio sta accadendo) in queste ore in Argentina a seguito del ‘default tecnico’ provocato dalla sentenza del Tribunale di New York.

Un ‘default’ sui generis – ed è questa la cosa grave e che suscita la mia e la preoccupazione di tanti (ricordo che sono stati oltre cento i colleghi deputati e senatori che hanno sottoscritto negli scorsi giorni un appello in tal senso) – perché sarebbe causato non dal mancato pagamento del debito da parte di uno Stato sovrano (in questo caso l’Argentina) ma dalla decisione di un giudice che a seguito del ricorso dei detentori del 2% dei titoli argentini (titoli, sia detto per inciso, rastrellati a ‘prezzi stracciati’ sul mercato speculativo) ha bloccato la decisione già concordata con il 92% dei creditori di onorare il debito.

Tutto ciò è grave e preoccupante non solo per le drammatiche conseguenze che il ‘default’ potrebbe avere sulla già grave situazione debitoria argentina e sulla gestione della ristrutturazione del debito, e quindi sulle fragili condizioni economiche di un Paese a noi vicino, anche in virtù della presenza nel Paese di una enorme collettività di origine italiana.

Quanto successo infatti, rivela e denuncia la gravissima assenza di regole e norme certe che regolino i mercati finanziari a livello internazionale. E’ arrivato il momento di superare il caos normativo esistente e di lavorare per introdurre regole certe e rispettate da tutti.

Una riflessione in tal senso era stata già avviata anni fa all’interno dello stesso Fondo Monetario Internazionale e noi siamo convinti che un deciso impegno in questa direzione non sia più differibile.

Concludo, ricordando che tra pochi giorni il nostro Ministro degli Esteri Federica Mogherini sarà proprio a Buenos Aires: sono certo che in quella sede non mancherà di trasmettere, come ha fatto pochi giorni fa il Presidente del Consiglio in una sua lettera alla Presidente Cristina Kirchner, la solidarietà italiana al popolo argentino impegnato in questa fase difficile e delicata, dalla quale ancora una volta saprà uscire con la tenace determinazione che storicamente ha contraddistinto questa nazione a noi tanto cara.

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